L’osteopata effettua dei trattamenti manuali in cui valuta il movimento di singoli sistemi e li integra in un quadro generale
Parlando di Osteopatia, come accennato in precedenza, non bisogna cadere nell’errore di far risalire la sua origine a “osteon” e “pathos” perché questo ci porterebbe al luogo comune per cui l’osteopia si occupa delle patologie dell’osso o più banalmente che essa è specifica per le problematiche osteoarticolari. La giusta chiave etimologica cambia sostanzialmente il significato e ci riporta a “osteon” e “pathway”, ovvero ai “sentieri attraverso l’osso”. Questa nuova lettura sposta la prospettiva da prettamente meccanica, nella quale l’osteopata viene immaginato come un “aggiustaossa”, ad una assolutamente neurologica e vascolare (oltre che articolare).
Attraverso le ossa infatti trovano passaggio muscoli, ma soprattutto nervi, arterie e vene: “L’arteria è suprema”, “il movimento è vita”, principi con i quali i padri fondatori intendevano che una corretta circolazione e un buon trofismo garantiscono uno stato ottimale tanto a livello microscopico che a livello macroscopico.
Quindi l’osteopata effettua dei trattamenti manuali in cui valuta il movimento di singoli sistemi e li integra in un quadro generale per cui effettuerà, per esempio, una manipolazione se il paziente presenta un dolore da causa articolare, un trattamento viscerale se invece il sintomo è articolare ma la causa viscerale (come spesso capita nelle lombalgie), un trattamento cranio-sacrale se vuole agire sulla vitalità dell’organismo…
In definitiva l’osteopatia è utile per curare:
– lombalgia, sciatica, discopatia, ernia discale, dolori lombosacrali, dorsalgia;
– colpo di frusta, cervicalgia, cervicobrachialgia, parestesie, formicolio;
– dolori intercostali, mal di testa, cefalee, dolori e nevralgie facciali;
– dolori degli arti inferiori, dell’anca, del ginocchio e del piede;
– dolori degli arti superiori, spalla, tunnel carpale, epicondilite(gomito del tennista);
– problemi di digestione, stitichezza, bruciore allo stomaco, colite, aderenze cicatriziali;
– dolori mestruali, irregolarità del ciclo, difficoltà di concepimento, cistiti;
– disturbi comuni in gravidanza, disfunzioni pavimento pelvico, prolasso uterino;
– asma e difficoltà respiratorie, fatica cronica, stati ansiosi;
– problemi di occlusione dentale e dell’articolazione temporo-mandibolare;
– nei bambini: insonnia, coliche, rigurgiti, otiti, plagiocefalie (asimmetrie del cranio).
La particolarità e la bellezza di questa disciplina è che non esiste una singola tecnica per un singolo caso, ma esiste il paziente nella sua globalità per cui ogni seduta risulta unica in quanto l’osteopata va alla ricerca della causa aldilà del sintomo.
In definitiva, l’Osteopatia non cura una patologia e non agisce sul sintomo, ma lavora per il ripristino dell’omeostasi dell’intero organismo, cui conseguirà necessariamente uno stato di benessere psico-fisico, e quindi anche una riduzione del sintomo.
A cura del Dottor Alessandro Cialdella.
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